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26 maggio 2011

SEMINARIO INTENSIVO DI ZHINENG QIGONG

L'ASSOCIAZIONE AIRE'


ORGANIZZA:

UN SEMINARIO INTENSIVO DI ZHINENG QIGONG TENUTO DAL MAESTRO “LIU JIANSHE”.


DATA: DAL 6 LUGLIO AL 10 LUGLIO

per maggiori informazioni contattare:

GIUSEPPE GIANNOCCARO: TEL 3396243500 o mail: assaire@yahoo.it

ERMINIA RUSSO: TEL mail: ermi.russo@alice.it

18 maggio 2011

ZHANG ZHUAN GONG

In Questa sede vogliamo analizzare brevemente l'esercizio base dello stile, lo Zhan Zhuang Gong normalmente conosciuto come esercizio dell'albero. Tale esercizio consente al praticante di studiare la connessione e l'armonia tra le diverse parti del corpo fino a sviluppare la cosiddetta Cu Yuen Li, la forza che si sviluppa contemporaneamente in tutte le direzioni dello spazio.

In questo senso l'albero è base sia del lavoro marziale che del lavoro energetico per l'incremento di benessere e salute (Yi Gong).

Ricordiamo che attualmente ZZG è uno dei più noti esercizi appartenenti alla grande categoria del qi gong o esercizi volti a lavorare (gong) con l'energia (qi).

Prima di tutto vogliamo brevemente descrivere l'esecuzione tecnica dell'esercizio,Per passare poi ad analizzare le funzioni energetiche del punti di Mtc maggiormente coinvolti dalla pratica. In effetti le specifiche zone corporee che identifichiamo come punti energetici possono tradizionalmente venir attivate tramite diversi sistemi: aghi, moxa, coppettazione, tuina ed esercizi di qigong.

L'auto stimolazione ottenuta nel corso degli esercizi si basa da un lato su respirazione Profonda Movimenti e posture specifiche e dall'altro sulla capacità del praticante di dirigere la propria intenzione (Yi) sui punti interessati. Possiamo quindi affermare che l'accresciuta percezione cinestesica di determinati punti può attivarne la funzione fornendo cosi ai praticanti di qi gong un ottimo strumento di auto-trattamento energetico.

Cominciamo quindi ad analizzare l'aspetto tecnico dell esercizio.

Il praticante si pone in piedi, mantenendo i piedi paralleli con un'apertura pari alla larghezza delle spalle, ed i talloni leggermente più larghi delle spalle, caviglie ginocchia ed anche sono lievemente flesse in modo da abbassare il baricentro e rilassare le articolazioni, in questo modo si rilassa anche il tratto lombare. La schiena è diritta con le spalle rilassate, la sommità del capo tende verso l'alto la punta della lingua poggia contro il palato per favorire il passaggio energetico tra Ren Mai e Du Mai. Le braccia vanno poste in avanti, arcuate come se si volesse abbracciare un albero, i palmio con ìl con il punto Lao Gong (8MC) rivolto verso la zona del tan tien medio.

L'intenzione ricerca una sensazione di aumento del proprio SPAZIO vitale, ottenuta tramite la cosiddetta "apertura delle orecchie".

La posizione va mantenuta a lungo, da 15 fino a 60 minuti circa.

le mani vengono poi abbassate a livello dell'addome (TI BAO SHI) e infine appoggiate sull'ombelico.

I benefici di questo esercizio sono collegati a diversi aspetti, innanzitutto la tecnica rinforza le gambe, donando al praticante una notevole sensazione di "RADICAMENTO", favorisce inoltre il lavoro respiratorio e la conduzione del Qi nel percorso del "piccolo circuito energetico". L'aspetto forse più importante è comunque lo sblocco delle tensioni muscolari con conseguente liberazione del Qi.

Lo stress muscolare a livello di gambe e braccia innesca, qualora la posizione venga mantenuta sufficientemente a lungo, vibrazioni e movimenti muscolari a livello delle zone corporee maggiormente "bloccate", con conseguente effetto liberatorio e rilassante; da questo punto di vista l'esercizio è basato sugli stessi principi degli esercizi di "grounding", tipici della terapia bioenergetica. Ricordiamo inoltre come tutto il lavoro del Qigong si basi inizialmente sul miglior utilizzo dell'energia già presente in noi, da cui l'importanza del rilassamento e della liberazione delle tensioni muscolari croniche, premesse indispensabili per realizzare la successiva fase di incremento dell'energia interna.

"estratto da -LaMandorla Marzo 2011"

09 maggio 2011

Il potere delle intenzioni

Se sapessi che i tuoi sogni possono avverarsi, quali esprimeresti? Amore eterno? Salute perfetta? Un nuovo lavoro oppure una nuova sfida? O forse più semplicemente serenità? O magari vorresti soddisfare un desiderio ancora più profondo, come ad esempio permettere alla tua anima di realizzare il suo destino?

Ogni cosa che accade nell’Universo nasce da un’intenzione. Secondo gli antichi testi Vedici, le Upanishad: “Tu stesso sei il desiderio più forte e profondo che conduce. Ai tuoi desideri seguono le tue intenzioni. Alle tue intenzioni la tua volontà. Alla tua volontà, le tue azioni. Alle tue azioni, il tuo destino”.  In definitiva il nostro destino deriva dal livello più profondo dei nostri desideri e delle nostre intenzioni, strettamente correlati tra loro.

COS’È L’INTENZIONE?

Molti dicono che è il pensiero di qualcosa che si vuole raggiungere o portare a compimento. Ma io credo ci sia qualcosa di più profondo ancora. L’intenzione è il modo con cui cerchiamo di soddisfare un certo desiderio, sia di natura materiale, che emotiva, spirituale o fisica. In definitiva l’obiettivo di ogni intenzione è quello di arricchire di gioia e di benessere la nostra vita e quella delle persone che ci circondano.

Quando un’intenzione si ripete, essa crea una sorta di rituale, la regolarità di una routine. Più profonda è la sua dimora nel nostro cuore, più probabilità ci sono che la coscienza dell’Universo si attivi per ricreare e manifestare questa nostra intenzione nel mondo fisico. Per questo, se ti senti “bloccato” nella tua vita o se credi che quello che davvero desideri sia impossibile – pensa in grande!

Vai oltre lo stato mentale che in genere ti limita e ti imprigiona. Vai con il pensiero oltre i problemi attuali, le difficoltà e le sfide. Abbi cura delle tue intenzioni, non le abbandonare. Quando nutri con continuità le tue intenzioni più pure e sentite, persino l’impossibile diventa possibile.

COME FARE?

Per ognuna delle tue intenzioni, chiediti: “Come può essermi utile e come può essere utile alle persone con cui io sono in contatto?”. Se la risposta è vera gioia e soddisfazione, allora la tua intenzione, cooperando insieme alla nostra mente “non locale”, agisce da sola, orchestrando in modo armonico e sublime la sua stessa realizzazione. Ogni nostra intenzione racchiude in sé uno straordinario potere, una capacità organizzativa divina che dobbiamo lasciar agire indisturbata, senza tentare di forzarla o di manipolarla.

L’unica cosa che dobbiamo fare é avere fiducia nel risultato. Questo è l’atteggiamento che ci permette di vedere la sincronicità nel mondo che ci circonda.
Dobbiamo arrivare a percepire con chiarezza che è la nostra anima – e non il nostro ego – ad essere il fulcro interiore con cui entrare in contatto. È in questo momento, quando cioè entriamo in contatto con la parte più profonda di noi stessi, che siamo in sintonia con il nostro destino. Siamo noi il profeta, non lo scenario in cui ci muoviamo.

Che riescano ad osservare e comprendere le proprie intenzioni – anche quelle più importanti e nascoste – manifestarsi nel mondo reale per portare gioia a loro stessi ed al mondo che ci circonda.

03 maggio 2011

La pratica del qigong nel trattamento delle malattie

Il qigong è utilizzato, a scopo terapeutico, nel trattamento di numerose patologie, specialmente quelle croniche: dai dolori articolari, all'ansia e depressione, all'insonnia, alla stanchezza, all'emicrania e molto altro ancora.

L'efficacia del qignong nel recare sollievo a patologie croniche , anche di vecchia data, è riferibile principalmente all'esplicarsi di specifiche azioni di riequilibrio dell'energia psicofisica dell'organismo. Queste azioni sono descritte qui di seguito.

• Il ripristino del patrimonio energetico impoverito accade attraverso un aumento della capacità dell'organismo di riposare, cui segue il graduale incremento delle difese organiche indebolite.

• La riduzione del consumo energetico del corpo e l'immagazzinamento della energia non utilizzata. La ricerca clinica ha evidenziato che quando si entra nello "stato di qigong", che è di profondo rilassamento, si verifica una riduzione del consumo di ossigeno e dell'attività metabolica. La capacità di connettersi con le energie della terra e del cielo, permette anche di arricchire la energia essenziale/yuanqi dell'organismo. All'energia cosmica attingono consapevolmente i terapisti che riequilibrano le disarmonie dei  pazienti .

• L'azione di massaggio interno degli organi e dei visceri. L'azione meccanica  indotta dai movimenti e la respirazione si traduce in un massaggio ritmico degli organi e dei visceri presenti nella cavità addominale e toracica. Di conseguenza, migliora la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive e si riduce ogni forma di congestione ematica o di ristagno. Ne traggono vantaggio anche tutte le forme di ptosi viscerale e la stipsi cronica.

• Libera circolazione dell'energia in tutto il corpo. Nel qigong, i movimenti di contrazione ed estensione specifici e il ricorso all'uso dell'Intenzione nell'esecuzione di ogni tipo di Forma (successione di movimenti ), rendono possibile 'regolare' il flusso dell'energia e del sangue nei meridiani e, attraverso essi, in tutto il corpo. La vita sedentaria, i traumi fisici, il sovraccarico o la repressione delle emozioni, l'abuso dell'attività mentale sono condizioni di comune riscontro nello stile di vita moderno; ognuna di queste condizioni può disturbare la circolazione energetica, creando una ostruzione in alcune aree del corpo e una accelerazione in atre. Il ripristino di un flusso appropriato è indispensabile per ritrovare la salute.

Nel trattamento delle malattie occorre distinguere la radice della disarmonia dalle sue manifestazioni

Nel trattamento della radice della disarmonia è sempre utile incominciare dal Cuore,  inteso sia in senso fisico, in quanto per la Medicina Cinese governa la circolazione del sangue, che porta nutrimento in tutto il corpo,  sia in senso energetico, in quanto 'dà dimora alla mente e allo spirito'. La prima e più importante azione da compiere è dunque  quella favorire l'instaurarsi di uno "stato di calma del cuore".

Un gran numero di patologie, ai giorni nostri, ha origine psichica e talune, anche gravi, hanno alla loro origine uno shock emozionale o un sovraccarico di emozioni che non fluiscono. La  realizzazione dello "stato di calma del cuore"  rende la mente  silenziosa e aiuta ad essere  ottimisti riguardo alla guarigione.

da: lalungavitaterapie

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